Dopo le modifiche sostanziali sul veivolo per quanto riguarda la riconsiderazione dei flussi di scarico, durante lo sviluppo, disegno ed assemblaggio si è deciso di eseguire un secondo volo di prova con dinamiche velocemente adeguate e non perfezionate. Nella stessa misura si è optato per un drone, in verità non si è mai visto un drone del mezzo e si reputa i tempi ancora immaturi dal punto di vista tecnologico. La facilità che tuttavia comporta la modalità drone nel simulatore, ha fatto ben pensate per l'opzione della scelta. Va da sè che il particolare telaio è ancora da studiare, così come i serbatoi, la strumentazione, le proporzioni ed altri particolari non insignificanti. Questo rimane un test in FSx per osservare la volabilità del mezzo nella progressione dello sviluppo. Il filmato (al di sotto) ne offre uno stralcio momentaneo:
Dopo una notte insonne trascorsa sulla volabilità del canovaccio tirato insieme dopo due pensate veloci, questo test ha risposto a tutte le domande, ossia le superfici di atterraggio (vale a dire i carelli) funzioneranno oppure genereranno qualche sorpresa, il modello sarà in grado di volare normalmente oppure come in passato sarà soggetto a qualche fenomeno strano (volo di traverso, notevole incontrollabilità) ed ancora sarà possibile correggere eventuali dinamiche di volo oppure vale il caso negativo. Il filmato sottostante ha risposto a tutte le domande dissipando ogni eventuale dubbio: il progetto può volare, si tratta ora di continuare il lavoro completando la grafica e migliorando la strumentazione completamente mancante.
La problematica maggiore è stata quella di considerare un mezzo costruito dal nulla in FSx, questo vale sia per la visuale esterna che per il virtual cockpit. Esperimenti passati hanno dato esito negativo, evidentemente si era commesso qualche errore nell' implementazione. Per il momento il test è stato concluso con esito soddisfacente. I passi successivi prevederanno un miglioramento della grafica con arricchimenti e una più ricercata verosimiglianza al modello reale, l'implementazione della rudimentale strumentazione, la considerazione di una modifica della motorizzazioni. Il mezzo non avendo nessuna ala portante va considerato solamente come tester al volo verticale, senza nessuna considerazione circa la fenomenologia del passaggio al volo traslato: questo sarà studiato in futuro con un altro mezzo sperimentale lo SC1, anche mediante l'adozione di una nuova motorizzazione, il Rolls-Royce RB.108 dal Rolls-Royce Nene (Rolls-Royce RB.41) che attualmente nel virtual cockpit dà bella mostra di sè.
24 e 25 settembre 2016, Novegro : il presidente Gian Gabriele Caccia (in primo piano) con alcuni dei suoi validissimi e fidati collaboratori
Racchiusi in uno spazio angusto, a Novegro, erano tanti i PVI, acronimo che sta per piloti virtuali italiani. Giungevano alle ore più disparate, sussidiariamente localizzati, ma sempre in stretto contatto con il loro presidente Gian Gabriele, amico e compagno di trasvolate nello sconsolato e confuso mare di segnali informatici. Diversi volti, giovani e meno, sempre eleganti e curiosi nel tono e nell'atteggiamento, non di meno disdegnanti di novità e di interessanti aneddoti. Alcuni piloti nella realtà, altri paracadutisti, altri ancora semplicissimi ed argutissimi nocchieri d'aria virtuali. Alcuni si portavano un bagaglio culturale invidiabile per studi e conoscenze, altri dimostravano un'immediata intelligenza tanto da comprendere istantaneamente cose nuove e nello specifico ignote. Altri erano in grado di esprimere nozioni a lungo ricercate, altri avevano partecipato ad esperienze uniche tanto nel reale così come nel virtuale. Un calderone cui attingere per soddisfare la curiosità connaturata al mondo aereo, da concepirsi nel pieno significato della terminologia. Tutti interessati e pronti a donare energie per capire, esercitarsi, studiare e trasmettere ad altri la passione che li accomuna: vuoi affermati professionisti, vuoi realizzati imprenditori, vuoi professori, vuoi studenti universitari, vuoi pensionati, vuoi operai, vuoi impiegati e chi più ne ha, più ce ne può mettere. Quella stessa passione li amalgama, quasi che fossero tante e diverse menti rivolte ad un unico interesse. Non esiste più nessuna distinzione di classe o ceto: si diventa semplicemente un pilota virtuale italiano. E' questa l'unica deduzione che possa spiegare la dicotomica armonia che trasuda dall'intero gruppo, eterogeamente tanto frammisto per ruoli e competenze e tanto armoniosamente compatto. Così ogni fiera si trasforma in una grande festa per rivedersi, per apprendere l'uno dall'altro o semplicemente per godere di una sana compagnia, due giornate di sollievo e di divertimento dai quotidiani problemi che oggigiorno la vita comporta. Così come in ogni festa, il tempo si contrae, il giorno si scurisce ed è già sera, il sabato diventa rapidamente domenica e la domenica è già innoltrata. La fiera è subito conclusa, lo si evince dallo speaker che ne annuncia la chiusura. Una rapida e veloce lotta per raggruppare le proprie cose, due sigarette prima di far ritorno alla quotidianità. Già si pensa al nuovo appuntamento con l'idea di farci capolino, pensando ad ogni ricco e piacevole momendo passato di quello già trascorso.
Novegro, settembre 2016: ed è subito domenica sera, parafrasando un noto poeta contemporaneo, due sigarette prima del ritorno. Il pensiero è rivolto al 2017 mentre lo sguardo tristemente trasale gli splendidi momenti appena trascorsi.
Con l'autunno quasi alle porte, dopo una felice e spensierata estate, si riprendono le attività sia del gruppo che gli studi in FSx. Ci si era lasciati con l'affannoso studio sul TAV8 con esperimenti su esperimenti, versioni su versioni continuativamente migliorative, fonti di reiterati studi alla continua ricerca algoritmica di soluzioni idonee. Durante il periodo di inattività, alcune novità hanno comportato diversi cambiamenti. La sostituzione del gestore della linea telefonica (si è passati dalla Telecom alla Vodafone) ha comportato una variazione di velocità della connessione con peggioramenti nelle velocità telematiche. Questo ha generato connessioni più lente con maggiori difficoltà sia per volo in virtuale che per quanto attiene l'hosting dei diversi files necessari. Il computer degli esperimenti, il glorioso I3 della Hp resta per gli ultimi backup sul nuovo Asus I7 che lo sostituirà a breve. Questa decisione, già contemplata molto tempo fa, trova ragione in una connaturata lentezza che comporta un gravame non più accetabile. Riodinata anche la folta giungla di backup di opere terminate e di quelle non perfette, ora sono completamente archiviate in una piacevole vetrinetta in legno che le contiene tutte: non più dischetti in giro per la stanza, sparsi senza ordine, alcuni dei quali abbandonati all'oblio. Si riprendono le attività, non senza qualche perplessità o stanchezza di fondo, pronta a sparire al primo guizzo di abbozzo di idea creativa. Per il momento viene accantonato lo studio del Tav, almeno finchè la nuova macchina non sia pronta ad entrare in servizio. Infatti con la vecchia, la perdita di tempo e le diverse imperfezioni nel trattamento di alcuni file comportavano lassi di tempo e difficoltà nella gestione delle avioniche non più accettabili. In ogno caso, saranno resi noti i miglioramenti sia implicitamente (migliorie grafiche già immediatamente visibili attraverso i filmati qui in visione) sia esplicitamente attraverso reports o benchmarks. Dopo questa breve digressione organizzativa, si è voluto porre l'attenzione sullo studio di un elicottero: il famoso NH-90. I primi accenni sono promettenti: qualche animazione da sistemare durante le conversioni, buone dinamiche di volo, idea complessiva del mezzo raggiunta. Attualmente questo studio resta un abbozzo con la speranza che possa piacere al gruppo e che pertanto sia accolto nel nuovo arsenale del GrupaerV. Qualora non fosse così, la cosa resta uno studio destinato a cadere nel burrone delle cose tantate e mai perfezionate. La qualcosa può purtuttavia restare come idea di piattoforma di lancio per nuovi e più completi studi in FSx, magari portati avanti da qualcuno ben più ferrato in materia. Il mezzo è abbastanza bene illustrato sotto con alcuni suoi visibilissimi difetti:
Come si può vedere dalla grafica sottotono, questo filmato è stato girato e montato ancora con il vecchio HP, anche la riproduzione delle animazioni stenta a ragguagliare la realtà simulativa, così come tuttavia è pur vero che il modello presenta alcune evidentissime pecche. Per il momento i tests sono avviati, eventuali migliorie sono già presenti in mente: se sono rose ...
Riprendendo le discussioni cui ci si era lasciati nella precedente pubblicazione http://invirtuale.blogspot.it/2016/07/02072016-tav8-piattaforma-strumentale.html sulla serie cinque del Tav8, ci si è ripromessi un completamento strumentale da cui logicamente il soprannome piattaforma strumentale. La struttura della versione 5.2.7 è rappresentata in figura sotto, fotografia numero uno:
fotografia 1 : ckp_10.mdl, il virtual cockpit della serie 5.2.7
Così come in figura numero uno, il completamento del virtual cockpit appare non agevole. Appare logico e necessario lo studio di un algoritmo euristico al fine di una più facile collocazione della strumentazione, soprattutto sui tronconi della plancia. La struttura può essere scomposta in tre parti, come mostrato nelle figure sotto, fotografia due, fotografia tre, fotografia quattro:
fotografia 2 : ckp_001.mdl
fotografia 3 : carlinga.mdl
fotografia 4 : ckp_002.mdl
Ai fini indicati si è pensato di considerare come costanti (per il momento almeno) i files ckp_001.mdl e carlinga.mdl e di eseguire una ricorsione continuamente aggiornata sul file ckp.002.mdl. Una volta eseguito l'aggiornamento strumentale è possibile ricomporre i tre files in un file unico, ottenendo il risultato desiderato. Il vantaggio che si ottiene è un miglioramento visivo e di semplificazione nell'operazione di alloggiamento della strumentazione, visto e considerato che i tre pezzi risultano automaticamente allineati. Così ad esempio si pensi di eseguire un aggioramento sul menzionato file (ckp_002.mdl) con l'apporto della strumento della manetta (fotografia 5), sotto:
fotografia 5: leve_manetta.mdl
L'allestimento viene eseguito su ckp_002.mdl, lo stesso diviene aggiornato ckp_006.mdl; il risultato in fotografia numero sei sotto:
fotografia 6: la ricorsione seriale su ckp_002 diventa ckp_006
Ricomponendo il file ckp_10.mdl viene aggiornato in ckp12.mdl , fotografia 7 sotto:
fotografia 7 : il file ckp_10.mdl diviene dopo la ricorsione strumentale ckp12.mdl
L'esercizio è concluso, la creazione può essere visualizzata nel filmato al di sotto:
Alla versione sono stati aggiunti i fumi con un file xml in linguaggio C, mentre gli effetti nella sezione [light] non hanno dato una risposta soddisfacente, non considerati una soluzione ottimale. Gli strumenti già aggiunti non hanno riportato malfunzionamenti, come invece capitava in altri precedenti studi. Lo sviluppo continua alla ricerca di algoritmi migliorativi da applicare all'ottima versione 7.1.1 e ad altri progetti da sviluppare, già in cantiere.
MISURE
_______________________________________
zoom carlinga.mdl
(operazioni su ckp_5.mdl)
1,40
spostamenti successivi di carlinga.mdl
x=0
y=-1.60
z=-1.20
_______________________________________
fuel posteriore
nome file: fc3.mdl
x=0.08
y=3.28
z=-0.45
________________________________________
fuel anteriore
(operazione su ckp_8.mdl)
x=0.08
y=5.08
z=-1.00
________________________________________
radio.mdl -----> omissis
mdf.mdl -----> omissis
leve_manetta.mdl -----> omissis
gmetro.mdl -----> omissis
________________________________________
STRUMENTI
fotografia 8: fc3.mdl
fotografia 9: radio.mdl
fotografia 10: mdf.mdl
fotografia (già) 5: leve_manetta.mdl
VERSIONI
MAPPA di Costruzione (blocco localizzato di algoritmo ricorsivo seriale)
si evince che il pannello rispetto alla serie 6 è più squadrato e con molti meno spazi liberi a disposizione. Pertanto si è deciso un rigetto sulla serie sei ed una rispesa della serie cinque. Le difficoltà che hanno portato alla non accettabilità della serie cinque sono state superate (http://invirtuale.blogspot.it/2016/06/11062016-tav8-711.html) introducendo le modifiche applicate alla serie sei. Il modello si presenta come in figura sotto:
La strumentazione è ancora in fase di studio, così come i tests in rete. Sotto le versioni :
Per la versione 7.1.1 si stanno apprestando i tests in rete dal gruppo.
03/07/2016 testato la versione 5.2.7 per circa due ore off-line, l'aereo si dimostra molto stabile durante il volo livellato e sul pilota rappresenta un affaticamento ridotto sia alle alte quote sia durante il volo a bassa e bassissima quota. Buon atteggiamento durante il volo verticale e durante la traslazione. Necessario rispettare le parametriche di volo. Ottimo l'atteggiamento ad elevati gradi di angolo di attacco; Necessario testing on-line;
Gita fuori porta per i PVI in quel di Bergamo e dintorni e più precisamente a Pedrengo per ritrovare una vecchia conoscenza che del campo delle simulazione ne ha fatto ragione di vita e di commercio. Infatti il gentilissimo titolare della DastyFlySim ha ricevuto un folto gruppo di PVI in una maratona-lampo presso la sua bellissima e curatissima azienza. Il tema della conferenza e della prova pratica è stata la presentazione dei nuovi scenari di Frank Danese per X-plane 10. Durante la conferenza Frank ha esposto brevemente le tecniche di costruzione e le difficoltà operative di costruzione, la vasta opera di texturizzazione e una rapidissima disquisizione sulle nozioni di copyright. Quindi la prova pratica sul simulatore aziendale, sempre in X-plane 10 per ammirare e testare i nuovi scenari. L'impressione è che si aveva a che fare con professionisti della simulazione, piccoli particolari che lasciavano trapelare un consunto di immane lavoro, costellato non di meno da problematiche spesso mastodontiche ed insormontabili. Lo stesso poteva dirsi per l'azienza, curatissima nei minimi dettagli, particolari che anche qui lasciavano intendere una ricerca ed uno studio a tutto campo del mondo simulativo: dalla ricerca delle piattorme simulative (una marea in esposizione) al buon gusto con cui l'azienza era stata tirata su. Anche qui la gentilezza del titolare della DastyFlySim non è passata in secondo ordine, sempre disponibile nell'esplicazioni tecniche sia costruttive sia riguardo alle piattaforme simulative in un confronto aperto e serratissimo. L'azienda ospita un enorme simulatore ed altre più piccole postazioni. In posizione centrale un maxi-schermo, ove è possibile osservare tutte le manovre che all'interno del simulatore centrale vengono esperite. Il simulatore principale è stato testato per ben due volte con voli di circa mezzora su Bolzano e dintorni, ove erano posizionati gli scenari. La fotografia al di sotto, ritrae il momento finale del primo volo:
La nostra inclinazione non prettamente civile, ha imposto un secondo testaggio del simulatore, gentilmente concessa, al fine di dirimere eventuali dubbi in merito. E' il caso di dire che anche qui si è stati sorpresi da alcuni fattori: primo la scioltezza del simulatore testato, secondo l'organicità della struttura. Un insieme di bottoni, assemblato così bene che alla fine sembrava naturale che il tutto fosse un unico pezzo. Le impressioni hanno lasciato il posto all'iniziale trepidazione di come quando nel lontano duemilaquattordici sull'aereo ci salivano davvero: quell'ansia di voler provare e subito dopo quel bisogno irrefrenabile di dover scendere e fumarsi in santa pace quella solitaria sigaretta in compagnia unicamente delle proprie sensazioni. La stessa difficoltà intrinseca nel manovrare questo tipo di mezzo, qui scompare dando all'apparenza l'impressione di aver a che fare con un versatilissimo mezzo, sempre precisissimo in manovra, tanto da non doversi mai trovare in posizioni scomposte, come invece capita con i simulatori domestici e casalinghi. Vien quindi naturale suggerire una prova: in questo caso ne vale proprio la pena. Da ultimo due parole sull'organizzazione dei PVI: magistrale per trovate e pensate (prima Novegro, poi Verona, quindi Volandia, quindi ancora questa serata). Viene spontaneo pensare che il presidente Gian Gabriele della sezione di Milano dei PVI, non solo sia coadiuvato da un gruppo stupendo, ma che la simulazione sia un suo chiodo fisso e che sia animato e spinto nell'opera della massima diffusione hobbistica a trecentosassantagradi, vuoi per il comparto civile, vuoi per il comparto militare. Alla fine, valutate tutte queste cose, vien da pensare che la tessera ai PVI sia proprio un ottimo investimento: trovi la compagnia giusta, ottieni quello che da anni vai cercando, hai come onere unicamente il costo della tessera. Forse allora qualche socio mi capirà quando al presidente Gian Gabriele Caccia rivolgo incessantemente la solita domanda: <<Quando bisogna rinnovare la tessera ai PVI?>>
si è deciso un'implementazione, rispetto a quella standard, per meglio comprendere alcuni fenomeni: questo tema sarà rispreso successivamente giacchè riapre un nuovo capitolo di indagine. Per ora il filmato al di sotto aiuta nella comprensione. La piattaforma si sta dimostrando utile anche per altri progetti, già trattati ma mai approfonditi. Gli studi sono ragguardevoli in numero ed efficacia, in figura sotto una rassegna riguardante la serie sei dell'ottimizzazione due:
fotografia 1 : Tav8, la serie 6
E' possibile visionare un risultato parziale nel filmato sotto: