Yak 36
Яковлева Як-36
“Lo Yakovlev
Yak-36 (in caratteri cirillici Яковлева Як-36, nome in codice NATO Freehand) fu
un cacciabombardiere V/STOL progettato dall'OKB 115 diretto da Aleksandr
Sergeevič Jakovlev e sviluppato in Unione Sovietica nei primi anni sessanta e
rimasto allo stadio di prototipo. Fu il primo cacciabombardiere a decollo
verticale sovietico. Le origini del caccia VTOL sovietico rimangono oscure, si
sa che nella metà degli anni cinquanta i sovietici svilupparono il loro primo
getto a decollo verticale noto come "Turbolet", controparte del
comparabile Rolls-Royce Thrust Measuring Rig "Flying Bedstead"
britannico. Come il British Flying Bedstead, il Turbolet era un prototipo con
quattro carrelli con un turbogetto montato verticalmente nel baricentro, nel
caso sovietico un Tumanskij RD-9BL, una versione modificata del motore di serie
sul MiG-19, con 24,53 kN (2.500 kg) di spinta, e quattro piccoli getti sulle
ali e sulla fusoliera per mantenere l'equilibrio.Diversamente dalla macchina
britannica, il Turbolet aveva un abitacolo pressurizzato che assomigliava alla
cabina di una gru. Oltre al fatto che il Turbolet compì il suo primo volo nel
1956 con Yuri Garnayev ai comandi, non ci sono molti dati a disposizione per
questo veicolo o il suo sviluppo nelle prove di volo. D'altra parte, questo
lavoro aveva una certa relazione con l'interesse sovietico nei "motori
portanti", che erano piccoli motori a getto che venivano montati
verticalmente nella fusoliera per fornire una spinta sollevatrice. Lo OKB
Kolesyov, un design bureau motoristico, sviluppò un motore portante, lo RD-36
con 23,05 kN di spinta, che venne montato su varie macchine, quali MiG-21,
MiG-23 e Su-15, in varie combinazioni. Questi esemplari erano studiati per il
decollo corto (STOL). (… omissis …) Queste macchine STOL non erano intese
probabilmente come base di sviluppo per una produzione di serie, ma solo come
dimostratori per la ricerca nel campo della propulsione verticale. Il primo
vero prototipo di un progetto concreto fu, nel 1967, lo Yak-36, Freehand per la
NATO. (… omissis …) . Lo Yak-36 fu mostrato in pubblico con orgoglio nel 1967,
quando la NATO gli assegnò il nome in codice Freehand. Nelle dimostrazioni
pubbliche trasportava una razziera sotto ogni semiala. Infatti, se lo
Yak-36 fu mai progettato per un uso operativo, in realtà le sue capacità erano
assai marginali. Il Kestrel, si disse all'epoca, poteva portare un pilota con
il carico di un pacchetto di sigarette ed abbastanza combustibile per un
giretto in città, ma lo Yak-36 faceva poco meglio. I militari sovietici non
considerarono mai lo Yak-36 di interesse operativo.” (fonte e riporto virgolettato da https://it.wikipedia.org/wiki/Yakovlev_Yak-36)
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TESTING
- 20150901 testing in rete FSx, nessun comportamento anomalo; durata del test circa tre ore.
- 20150902 testing non in rete, alcuni problemi in atterraggio in FSx con FS recorder 2.18, appare comportamento non corretto del veivolo in atterraggio (in vtol in atterraggio sembra partir via senza controllo), nessun problema riscontrato con Fraps; durata del test circa due ore;