Il seguente test si è reso necessario a seguito di una modifica strutturale dell'apparecchio che ha rivisto la completa modifica della carlinga e del cockpit 3 D. Le Nuove modifiche possono essere ammirate nel filmato al di sopra ed in fotografia numero uno del presente. In fotografia numero quattro appare a carlinga nuova e ritagliata in Gmax. E' stato usato l'algoritmo smooth al fine di risagomare al meglio la sezione. Temendo a tal fine possibili distorsioni nella struttura, sono state eseguite le fotografie numero due e tre osservando tra l'altro un adeguato rispetto delle simmetrie. Il test ha dimostrato che le capacità in hovering anche dopo le modifiche descritte sono state rimaste inalterate.
fotografia 1
fotografia 2
fotografia 3
fotografia 4
Durante l'analisi di fattibilità (https://invirtuale.blogspot.it/2018/03/19032018-analisi-fattibilita-x-32-in-fsx.html ) si è fatto riferimento anche ad una ottimizzazione delle dinamiche dei gas di scarico combusti. Tale analisi richiede uno studio al fine di standardizzare la fase procedurale. Bene inteso che si tratta di uno studio e che le fonti di provenienza sono state indicate; eventuali prodotti di riferimento sono stati regolarmente acquistati. Una corretta analisi della fattispecie non può più basarsi su un singolo effetto, studi precedenti all'uopo hanno generato un file strutturato in C di programmazione. Essenzialmente i costrutti di riferimento possono essere due e possono essere presi come come fonte: quello dell'harrier della Wilco e lo Yak 36 di Corrado la Posta cui abbiamo collaborato durante le fasi di testing {apparecchio che amo particolarmente per l'ottima riuscita e cui rinnovo ancora i complimenti all'Autore per l'apprezzattissimo regalo collettivo, giacchè liberamente scaricabile}. Dopo questo simpatico inciso si passi alla disquisizione. Si è deciso che la presente trattazione vale solo a fini di disquisizione teorica ed applicata e pertanto si è scelto di effettuare fotografie affinchè gli stessi costrutti non potessero essere copiati ed incollati ma dovessero essere riscritti nelle adeguate corrette procedure che Fsx prevede; in ogni caso gli stessi risultano in definizione free alle condizioni enumerate nel file. Nel primo caso il tabulato appare:
fotografia 5
Il file generato va definito in panel.cfg, generalmente nella sezione Virtual cockpit e prevede la presenza delle variabili degli effetti nella cartella Effect di FSx. Nello specifico le variabili di riferimento :
fotografia 6
Interessante è osservarne il comportamento, così i filmati sotto per le tre enumerazioni leggibili in fotografia numero sei:
fx_RCB_Smoke0
fx_RCB_Smoke45
fx RCB Smoke90
infine non va dimenticata la corretta definizione in aircraft.cfg nell'apposita sezione come in fotografia sotto (7):
fotografia 7
Questo algoritmo è molto efficace e completo considerando tutte le fasi di volo di un veivolo jet vtol : decollo verticale in hovering, approccio al volo traslato e volo traslato. L'altra filosofia prevede con le stesse procedure descritte, la seguente forma (fotografia 8):
fotografia 8
ed una definizione diversa delle variabili:
fotografia 9
con un comportamento illustrato sotto:
fx_I4_Puff
Efficace, un pò meno elegante nel simulatore. In questo caso è considerata solo la fase di hovering. Bisogna tuttavia sottolineare che una volta definite le variabili nella sezione dell'aircraft.cfg prevede un funzionamento universale {almeno questo è risultato dalle applicazioni pratiche}. Per il futuro interessante sarà studiare il caso dell'F35 di Dino Cattaneo che formula inoltre un elegantissimo ed efficace meccanismo di vtol automatizzato presumibilmente a distribuzione di potenza e l'intero costrutto degli effetti. {Rem tene, verba sequentur (Cato Maior, De senectute)}
PVI e fiera di Verona 2018, per la precisione la 58° fiera dell'elettronica, un tempo rassegna dell'elettronica per l'appunto, ora contenitore tuttologico di tecnologia. Come sempre completa e soprattutto enorme, divenuta oggi sin troppo per una due giorni. Tant'è che in due giorni ci si è potuti concentrare solamente su una sezione, quella della simulazione. Inutile dire la mastodontica presenza di costrutti simulativi dai più completi fino a quelli più semplici e che rappresentano ormai un dejà vu. Sempre presenti i PVI hanno saputo restare al passo con i veloci tempi dell'evoluzione tecnologica con alcune interessanti novità ormai di applicazione universale, con un loro particolare distinguo non da tutti.
fotografia 1 : stend del PVI a Model Expo Italy
La nuova rivoluzione e sfida è rappresentata dell'oculus che ormai la fa da padrone nell'immenso universo delle tecnologie simulative. Se infatti da una lato l'oculus tende a diventare uno standard cui non è possibile prescindere, così i PVI hanno contribuito con l'estensione agli standard di applicabilità verso le principali applicazioni simulative, quali FSx, P3D, Xplane 11 e DCS. Un concentrato proposto a fini conoscitivi portato avanti dal magnanimo e generoso Carlo Ombri che è stato capace di illustrare a più non posso le potenzialità dello strumento. Da prima attraverso una veloce e mai noiosa esplicazione tecnica per poi passare alla dimostrazione pratica delle potenzialità. Si è prodigato nel mostrare l'estendibilità alle menzionate piattaforme simulative, così come è stato in grado di fare cogliere le diverse potenzialità tecnologiche alla base dei diversi approcci simulativi. Così se in FSx traspare una buona e concreta applicabilità, in P3D le cose migliorano notevolmente comportando una maggiore verosimiglianza, tale da rendere una effettiva presenza fisica del pilota nel cockpit del veivolo. In X-plane 11 le cose cambiano, da una lato un costrutto grafico dettagliato e mai pesante, dall'altro un'inconsistenza innerziale dei veivoli hanno lasciato francamente perplessi ed in certi casi attoniti. In DCS prevale un dettaglio da rendere stupefatti l'osservatore, quasi sbigottito alla vista dell'armonioso dettaglio da far invidia alla scuola veneta del Canova. Il trade-off prevede una penalizzazione delle prestazioni superabile attraverso un esborso in termini risorse, a parere di scrive eccessivo.
fotografia 2 : Carlo Ombri in procinto di indossare l'armatura virtuale prima della disquisizione comparativa
Leonardo Tellaroli, già pilota AG, si è impegnato in una esplicazione attenta e tecnica sul nuovo aereo 787. Così la sua illustrazione parte dalla descrizione del nuovo design originale del cockpit fino ad una roccambolesca enumerazione delle possibilità funzionali della strumentazione. Quindi alla prova pratica circa la manovrabilità grazie anche alle dotazioni funzionali dell'apparecchio. Un'interessante lezione che ha permesso di comprendere alcuni meccanismi che ora avvengono quasi automaticamente. Il problema è che per settare completamente tutto occorre circa una trentina di minuti, il che non sembra il massimo per coloro che si siano appena collegati in rete e vogliano velocemente effettuare il voletto serale. In questo caso una certa professionalità è d'obbligo, bisogna comunque sottolineare l'attuazione di una esemplificazione rispetto alle normali procedure di settaggio rispetto ad equipollenti veivoli, ormai entrati a far parte del passato della realtà simulativa.
fotografia 3 : Leonardo Tellaroli (in secondo piamo) mentre descrive le possibilità del 787
Infine una altro gruppo di soci capitanato da Claudio Chiodi ha imbastito un esperimento con JoinFS alquanto originale. La prova consisteva nel riuscire a condividere tramite sempre JoinFS il cockpit di un apparecchio via net di più computer tra le diverse piattaforme di simulazione come FSx, P3D ed X.plane-11. In effetti la cosa risulta innovativa data la complessità informatica che lo strumento di connettività si sarebbe trovato a risolvere. Per alcune problematiche tecniche il tentativo non ha conosciuto esito positivo. All'improvviso ecco comparire alcuni volti telematicamente noti, ma al momento non definiti, due componenti della mia squadriglia di marina, appuntamento serale quotidiano degli anni passati: Sniper e Falco. Subito simpaticissimi ed amabili nelle sembianze e nel comportamento, hanno dimostrato quell'affetto che può rinvenirsi solo dopo diverse ore di contatto serale. Piloti virtuali che se apparivano gradevoli in fonia, di persona hanno saputo trasmettere da subito una forte simpatia propria di persone affabili e di carattere genuino. Il calore dimostrato è di quelli che sono in grado di riconciliare con i valori belli che solo le amicizie più forti sono in grado di trasmettere.
fotografia 4 : Sniper, Rostro e Falco (in sequenza da dx a sn) del GrupaerV, ritratti a Verona
Sempre a Model Expo in Verona un ex-socio Michele, già inventore, costruttore di periferiche e assemblatore di interessanti soluzioni dedicate alla simulazione (quasi sempre con FSx), anche quest'anno ha meravigliato con le sue doti, non di meno l'eccletticità. Infatti ha messo in atto una stringente collaborazione con la società KyneProx di Vigano di Gaggiano (Mi) ed in particolare con l'ingeniere informatico Carmelo Fiorello dando vita ad una interessante macchina per la simulazione, dotata di Full-Motion a tre assi e oculus. E' possibile ammirare qualche momento di testing nel filmato al di sotto.
La macchina è apparsa subito strabiliante, sembra infatti di pilotare effettivamente un elicottero con tutte le problematiche connesse. Si ha effettivamente l'impressione di salirci dentro, di imbracciare i comandi e di effettuare le manovre volute. Le sensazioni coincidono a pieno con le impressioni di volo reale quando mi reco a caposile per gli usuali allenamenti con l'elicottero ULM. Certamente é ancora presente ancora qualche difetto, riferibile come sostiene l'ingeniere ad FSx, all'sdk che permette il funzionamento di simconnect, essenziale per il full-motion. Lo stesso Carmelo confida che sono presenti qualcosa come 12.000 righe di programmazione in C e che FSx non rende appieno alcune velocità, in particolare angolari per restituire a pieno la verosimiglianza. Il sistema rappresenta un'opportunità futuristica di simulatori at home, là dove il progresso tecnologico consentirà un maggior contenimento dei costi ed un'applicazione facile e verso tutti (questa è scienza, non fantascienza!)
fotografia numero 2 : testing in rete, particolari
Si tratta di una ripresa di uno studio più volte eseguito in diverse piattaforme, vale a dire fs2004 ed FSx, studi mai resi organici per difetti allora ritenuti irrisolvibili sia per quanto attiene le avioniche, sia per le integrazioni tra le viste, sia ancora per quanto in riferimento alle animazioni sui modelli. Con il progredire degli studi e degli esercizio e dopo un rapido net testing eseguito in data 14/03/2018, il modello è stato considerato fattibile e migliorabile. Il filmato al di sotto ne è un saggio che integra ed illustra tutte le problematiche discusse. Si possono trovare riferimenti storici e tecnici nei posts di referenze, qui viene verificata la fattibilità, oggetto di miglioramenti da ridiscutere nel dettaglio anche attraverso la disamina di particolari dettagli.